domenica 22 settembre 2013

la biennale

Storia della Biennale Teatro

Il Festival del Teatro della Biennale iniziò nel 1934, a seguire l'avvio dei Festival di Musica (1930) e del Cinema (1932). L'idea che diede inizio al Festival, allora diretto da Renato Simoni, fu rappresentare i classici di soggetto veneziano nello scenario naturale di Venezia. Tra i primi spettacoli, Il mercante di Venezia di Shakespeare, in campo San Trovaso, con la regia di Max Reinhardt e i commenti musicali di Victor de Sabata. Dalla seconda edizione del 1936, il Festival assunse frequenza annuale.  Dopo la guerra la direzione fu affidata a Guido Salvini, e in seguito a Adolfo Zajotti e Wladimiro Dorigo. Già alla fine degli anni '40 opere di Sartre e Cocteau vennero presentate in francese. Nel 1958, La lezione di Ionesco e Finale di partita di Beckett suscitarono accese discussioni. Nel 1964 venne realizzata una sezione di teatro per ragazzi. Con la riforma del 1973, il settore Teatro venne abbinato alla Musica, sotto la direzione di Luca Ronconi. Con Maurizio Scaparro, arrivato alla direzione nel 1979, si attua in città l'idea del Carnevale Teatro. Controversa e risolta con una vertenza giudiziaria la direzione di Carmelo Bene (1988-92). Lo spagnolo Lluis Pasqual venne nominato per predisporre l'edizione del centenario della Biennale nel 1995, mentre Giorgio Barberio Corsetti ha assunto la direzione nel quadriennio 1999-2002 a seguito della nuova riforma della Biennale e della riorganizzazione dei settori Danza Musica Teatro. Le ultime direzioni sono state quelle di Peter Sellars (2003), il cui festival sperimentale era intitolato Visionaries & Peacemakers, Massimo Castri (2004), con un festival dedicato alla drammaturgia italiana, Romeo Castellucci (2005), Pompei - Il romanzo della cenere sulle nuove forme del teatro contemporaneo, e Maurizio Scaparro, che nel febbraio 2006 ha presentato Il drago e il leone, una nuova edizione del Carnevale del Teatro, e, nel mese di luglio, la 38. edizione del festival, intitolata Gozzi e Goldoni europei. Nel 2007 Scaparro ha proseguito l'indagine su Goldoni con la 39. edizione del festival, Goldoni e il teatro nuovo. L'analisi del tema del Mediterraneo, prima con un laboratorio internazionale (fine ottobre - novembre 2008) e poi con la 40. edizione del Festival (20 febbraio - 8 marzo 2009), ha concluso il quadriennio di direzione per Scaparro. Nel maggio 2010, il quarantenne regista spagnolo Àlex Rigola è stato nominato Direttore del Settore Teatro per il biennio 2010-2011. Il 41. Festival, da lui diretto, si è svolto nel periodo 10-16 ottobre 2011.
 
 

Teatro Piccolo Arsenale

All'interno dell'area monumentale dell'Arsenale, l'ex Cinema Arsenale è diventato nel 2000 un nuovo luogo di spettacolo.  L'ex Cinema Arsenale assume così il nome di Teatro Piccolo Arsenale: uno spazio teatrale con rapporto frontale tra palcoscenico (16 metri per 13 di profondità, con boccascena di 12 metri) e platea (250 posti, su una gradinata con una leggera alzata di 10 cm). Una struttura di sospensione (ring) per un'altezza utile di 7 metri e una dotazione di base illuminotecnica avanzata, con una cabina dimmer per più di 100 canali e un carico base di 150 kw, una console tecnologicamente all'avanguardia, arredi di scena, zona servizi e camerini per il personale artistico e tecnico.

 

Teatro

Teatro alle Tese

 
All'interno dell'area monumentale dell'Arsenale, le ampie Tese Cinquecentesche (i capannoni dove si tendevano le vele, affacciati sulle Gaggiandre) sono diventate dal 2000 luogo teatrale. Le Tese Cinquecentesche ospitano il Teatro alle Tese: uno spazio aperto e modulabile, concepito per attività teatrali, musicali e per incontri, con una gradinata smontabile ad altezza semplice (alzata di 18 cm) per 160 posti, a cui si aggiungono altri 248 posti a sedere in piano, davanti alla gradinata. Un palcoscenico in parte fisso (16 metri di apertura per 6 di profondità) e in parte modulare e adattabile (anch'esso 16 metri di apertura per 6 di profondità) con un impianto elettrico dislocato lungo l'intero spazio disponibile, per allacci su carichi fino a 100 kw e un quadro di riferimento posizionato nella Tesa centrale delle tre che compongono l'intera superficie, divisa da grandi arcate in pietra.
 
 

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