La dieta del ballerino
Le vacanze sono un periodo di riposo ma anche di preparazione al
nuovo anno, scolastico, lavorativo ma anche di danza. Molti sono infatti
gli stage di danza organizzati nei mesi estivi che impegnano per alcune
settimane i vostri fisici già “stanchi” dell'anno trascorso. Nel corso
dell'estate il nostro corpo ha subito alcune modificazioni legate al diverso
ritmo di vita e nutrimenti ingeriti. Bisognerebbe infatti avere una
dieta
maggiormente idrica, a base di acqua, succhi di frutta, frullati,
e cibi freschi e di stagione. In più d'estate ci si espone per più tempo
alla luce solare, migliorando quindi il trofismo osseo grazie all'azione
della
vitamina D.Gli errori maggiori che si commettono d'estate sono legati al cambio
troppo repentino delle abitudini quotidiane, il fatto di andare a letto
più tardi, di svegliarsi più tardi, di mangiare ad orari non abituali
e con cibi differenti. Il fisico non riesce quindi ad adattarsi a questi
cambiamenti, tra l'altro alcune volte anche repentini. Anche lunghi viaggi
possono aggiungere stress al fisico, con il risalutato di aumentare la
sensazione di stanchezza muscolare e/o psicofisica.Il consiglio che si può dare è quello di prendersi un adeguato periodo
di riposo, dove il “dolce far niente” può essere di aiuto al corpo quanto
alla psiche.
Prove, saggi, tournée possono mettere a
dura prova il ballerino, anche perché spesso questi impegni si addensano
in poche settimane di uno stesso mese. Successivamente quindi servirà
riposare, prendersi cura dei propri “acciacchi” come tendiniti e borsiti
varie, contratture muscolari. Occorrerebbe quindi
rilassarsi e
curarsi. Dar tempo al fisico di recuperare un buono stato di
salute. Di solito consigliamo cure termali, sfruttando le proprietà benefiche
del massaggio, delle acque termali, dei fanghi, degli oli, delle tecniche
di rilassamento.L'Italia è ricca di
centri termali, dai costi più svariati,
e pochi giorni alle terme potrebbero esser una valida opportunità per
prendersi cura di sé. Di solito in questi centri esistono veri e propri
percorsi per ritemprare tanto il corpo quanto la psiche. Anche la dieta
viene bilanciata e la scelta dei cibi viene fatta in base al tipo di bisogno
che ogni persona ha. Esiste infatti un
personale medico
addetto a consigliare le cure giuste per le diverse esigenze. Di sicuro
un indirizzo di questo tipo potrebbe essere costoso, ma anche il “fai
da te” può andar bene: scegliere quindi mete tranquille, cure rilassanti,
una dieta corretta. Dopo questo periodo di riposo, è possibile affrontare
i diversi impegni estivi. Meglio iniziare da stage poco impegnativi, e
lasciare i più pesanti a metà del periodo di vacanza, così che possa seguire
un ulteriore periodo di riposo poco prima del ritorno alle classi (e a
scuola/lavoro!). Bisognerebbe cercare di abitarsi pian piano ai cambiamenti:
il caldo, la disidratazione, gli orari di lavoro, l'orario dei pasti,
lo svago.Proprio per parlare dei pasti e dello svago, sconsiglio di assumere
bevande
alcoliche, soprattutto fuori pasto. In più l’alcool vasodilata,
aumentando la disidratazione. Meglio succhi di frutta e frullati, bevande
che idratano meglio, alzano poco la glicemia, contengono sostanze nutrizionali
migliori (
vitamine, sali minerali). L’acqua resta sempre
e comunque la bevanda migliore, anche per riequilibrare le perdite idriche
perse per via della temperatura, la respirazione, l’attività sportiva.
Bisognerebbe bere poco ma spesso, già prima della performance, questo
perché perdere acqua corporea comporta l’insorgere di sensazione di stanchezza,
affaticamento muscolare, rampi.
La
frutta fresca e di stagione costituisce un ottima riserva
di vitamine e sali minerali. Potrebbe essere ingerita a conclusione della
colazione (e non in completa sostituzione), per merenda mattutina e/o
pomeridiana e ai pasti principali. Buona abitudine potrebbe essere quella
di prepararsi una dosa quotidiana di frutta, magari sottoforma di frullati.
I centrifugati di frutta fresca e verdura di stagione infatti arricchiscono
la
dieta di vitamine,
sali minerali e
migliorano l’eliminazione di “scorie” grazie alla loro azione diuretica,
(basta aggiungere le carote, il sedano, il melone, il cocomero e le albicocche).
In estate, e per chi pratica attività sportiva, consiglierei di
bere
almeno un litro e mezzo di liquidi fuori pasto. In caso di alta
temperatura esterna e/o attività sportiva intensa, occorre aumentare questo
quantitativo.
L’importante è cercare di mantenere la quantità di liquidi corporei costanti
e, purtroppo, usare la quantità di urina prodotta non è sufficiente, in
quanto la sudorazione gioca un ruolo importante. Potremmo consigliare
quindi di bere acqua anche quando non si sente lo stimolo della sete.
Spesso ci chiedono cosa fare a riguardo di alcune bevande a base di caffè,
il caffè stesso e il tè.Nel primo caso possiamo dire che è sconsigliato l’assunzione di queste
bevande, per via del contenuto di
zucchero e per via
della anidride carbonica in esse contenute. Caffè e tè non hanno dimostrato
un chiaro effetto sui livelli di performance, quindi in teoria potrebbero
essere assunti, ma ci sentiamo di focalizzare alcuni concetti. Il
caffè
e la caffeina possono avere effetti cardiaci (ad alte dosi) e
renali (azione diuretica, aggravando la perdita di urina e sali minerali),
mentre il
tè, sebbene sia dissetante grazie al suo contenuto
in tannino, ha poca utilità in chi pratica sport in quanto la sensazione
“di essere dissetati” è controproducente in uno atleta, che invece deve
continuare a bere. Ci sentiamo quindi di sconsigliare l’uso del tè, e
di limitare l’uso del caffè ai pasti.Vengono descritti effetti benefici
del
tè verde, poiché sembra ridurre i livelli di grassi
nel sangue (se a foglie fresche non essiccate) e non contenendo teina
non aumenta i livelli di adrenalina nel sangue.Veniamo ora alla dieta vera e propria. In linea generale il consiglio
è quello di preferire una
dieta ricca di cibi rinfrescanti,
come frutta e verdura, riso e, per chi gradisce, anche orzo, ghee, soia
verde. Ridurre al minimo il consumo di carni rosse, insaccati, formaggi
stagionati, cioccolato, pietanze elaborate e ricche di condimento, spezie
molto piccanti. Attenzione all’associazione di cibi integrali ricchi di
fibre e la frutta, possono dare origine a processi fermentativi intestinali
con areafagia. In linea generale potremmo dire che l’alimentazione dovrebbe
essere bilanciata, e l’introito calorico correttamente valutato (dalle
2000 alle 5000 kcal al giorno a seconda del sesso, dell'età e dell'intensità
e durata dello sforzo sostenuto).Potremmo dare questo facile regola:
carboidrati 60% dell'introito
calorico giornaliero,
proteine 15% e
grassi 25%
dell'introito calorico giornaliero. Le proteine rappresentano i mattoni
per i nostri muscoli, i carboidrati la fonte di energia. I
grassi
invece sono essenziali in quanto anche essi partecipano alla costruzione
dei tessuti, come fonte di energia e di deposito. Questi depositi sono
usati solo negli sport aerobi, di endurance, venendo mobilizzati solo
con esercizi di lunga durata e a bassa intensità. I grassi sono inoltre
importanti perché favoriscono l’assorbimento intestinale di alcune vitamine
(A, D, E e K) e perché contengono alcuni acidi grassi essenziali che il
nostro corpo non sa produrre. Questi acidi grassi sono contenuti soprattutto
nell’olio extra vergine, di mais e nel pesce.La prima fonte energetica è costituita dai carboidrati (pane, pasta,
riso), e la loro assunzione evita di utilizzare le proteine come fonte
di energia. All’inizio l’energia viene sottratta dal glucosio presente
nel sangue, e questo glucosio viene rifornito da alcuni organi e tessuti,
tra cui i muscoli. Per questo è importante una
corretta alimentazione,
per fornire un corretto apporto energico al corpo. Le proteine (ad esempio
quelle muscolari) infatti non dovrebbero essere utilizzate, ma attenzione:
se lo stress fisico è intenso e duraturo e non adeguatamente sostenuto
dai depositi di zucchero e di grassi, anche esse vengono utilizzate per
produrre energia! E questo è dannoso! Per finire, vogliamo sottolineare
che la scelta dei cibi e la quantità deve essere attentamente valutata
da
personale medico qualificato, ogni individuo ha la
sua dieta e il suo bilancio energetico, che deve essere valutato e controllato
periodicamente. Per la danza, consigliamo diete che prevedano una nutriente
colazione, uno spuntino a metà mattina, un pranzo, uno spuntino nel pomeriggio
e alla sera occorrerebbe introdurre tutto ciò che non si introdotto di
giorno, bilanciando quindi la dieta.È bene quindi piccoli pasti giornalieri così da non appesantirsi e poter
svolgere senza problemi le lezioni. È importante bere liquidi, acqua e
bevande zuccherate. Sottolineiamo inoltre un altro fattore: il
bilancio
dietetico non deve essere considerato solo “giornaliero”, ma
anche “settimanale”.Quindi, è possibile
bilanciare la dieta quando si resta
a riposo nel week-end, o in alternativa ridurre la quantità di alimenti
introdotti in un giorno in previsione di un successivo e molto maggiore
apporto calorico (cena di lavoro, matrimonio, ecc), così da evitare eccessi
calorici. Infine, se l’alimentazione è corretta, gli
integratori
alimentari e di
sali minerali non sono nè necessari
né tanto meno utili, in quanto la dieta fornisce già tutto il fabbisogno
necessario.
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